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Quali sono gli appuntamenti periodici consigliati per mantenere
il cane e il gatto in salute?
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In quali casi è consigliata la sterilizzazione e quando
farla?
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Quando fare accoppiare la cagna e come scegliere il maschio?
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Gravidanza
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Che cosa è il Microchip?
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Cosa si intende per displasia dell’anca?
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Mal d’auto
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Perchè alcuni cani mangiano le feci
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Quali sono i sintomi del colpo di calore nel cane?
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Cenni di terapia Medica
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Varie
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Quali sono gli appuntamenti periodici consigliati per mantenere il cane
e il gatto in salute?
1. vaccinazioni: servono per la prevenzione delle principali malattie
infettive tramite un’iniezione. Nel cane sono previsti in genere
2-3 appuntamenti annuali, mentre nel gatto 1-2, per l’intero arco
di vita dell’animale. Rappresentano anche l’occasione per
una visita completa e per chiedere chiarimenti o consigli al veterinario.
2. Leishmania: malattia protozoaria con incidenza altissima nella
zona di Roma nei confronti della quale non esiste un vaccino. Il contagio
da un cane all’altro avviene tramite un vettore, il flebotomo,
una sorta di piccola zanzara presente nel periodo estivo. Una diagnosi
precoce dell’infezione consente migliori possibilità terapeutiche
soprattutto se ancora non sono comparsi sintomi evidenziabili dal proprietario,
di conseguenza si consiglia di eseguire un test, tramite prelievo di
sangue, alla fine della stagione (ottobre, novembre).
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Flebotomo |
Cane con Leishmania |
3. Malattie da puntura di zecca: le zecche rappresentano dei vettori
di numerose malattie infettive, anche in questo caso è consigliato
un prelievo del sangue per testare la positività o meno nei confronti
di tali agenti infettivi nel periodo di ottobre novembre.
4. Filariosi Cardiopolmonare: tale malattia infestiva sembra non essere
ancora diffusa nel territorio di Roma in quanto il contagio avviene
tramite una puntura di una particolare zanzara non presente nella nostra
provincia. Se però il cane viene portato nelle regioni dove vive
il vettore (nord Italia e Toscana) è necessario eseguire una
profilassi con appositi medicinali.
5. Esame delle feci: soprattutto nei soggetti che vivono all’aperto,
circa ogni sei mesi, è necessario verificare la presenza di parassiti
gastro-intestinali con un semplice esame delle feci.
6. Esami del sangue di base: come le persone, anche i nostri animali
dovrebbero sottoporsi periodicamente ad analisi del sangue, per evidenziare
eventuali stadi patologici ancora in fase subclinica o asintomatica.
Si consiglia, trascorsi i primi 6-7 anni di vita, un controllo annuale
del sangue.
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In quali casi è consigliata la sterilizzazione e quando farla?
• Femmine: se il proprietario ha deciso di non voler far accoppiare
il suo animale è sempre consigliata la sterilizzazione. Le motivazioni
sono sia di carattere medico, come la prevenzione di tumori mammari
o patologie proprie dell’utero o del’ovaio, (tra l’altro
molto frequenti nei soggetti anziani), che pratiche, quali evitare la
comparsa di perdite di sangue tipiche del calore o la tendenza ad assecondare
l’istinto dell’accoppiamento. Il periodo migliore per la
sterilizzazione delle cagne è l’età prepubere, quindi
nei primi 6-7 mesi di vita.
• cani maschi: non ci sono particolari vantaggi o indicazioni
nell’eseguire la castrazione e in genere si ricorre a tale intervento
o per motivi terapeutici (tumori testicolari, patologie prostatiche,
ecc.) o in corso di particolari terapie comportamentali o motivi pratici.
• gatto maschio: in genere si ricorre, nei soggetti non destinati
alla riproduzione, sistematicamente alla castrazione per vari motivi
fra cui marcatura del territorio tramite urina, tendenza all’allontanarsi
da casa alla ricerca della femmina e maggiore possibilità di
contagio nei confronti di malattie infettive (Fiv, Felv, Fip)
Quando
fare accoppiare la cagna e come scegliere il maschio?
Si consiglia di non fare mai accoppiare la femmina al primo calore
e non oltre i 5-6 anni di vita con variabilità in base alle razze.
Per quanto riguarda la scelta del maschio non è necessario che
sia della stessa razza della femmina ma abbia caratteristiche morfologiche
simili soprattutto peso corporeo. L’accoppiamento dovrebbe avvenire
nel territorio del maschio, mentre il periodo migliore può essere
evidenziato dal veterinario tramite un tampone vaginale e in genere
coincide con la fine delle perdite ematiche e dura una decina di giorni.
Gravidanza
Durata: Cagna 58-63 giorni; Gatta 58-63 giorni; coniglio 30-33 giorni;
furetto 41-43 giorni
Durante la gravidanza possono essere effettuate indagini diagnostiche
quali l’ecografia e il veterinario saprà consigliarti l’alimentazione
più idonea.
Che
cosa è il Microchip?
Il microchip è lo strumento tramite il quale, una volta inserito,
assegna un codice identificativo all’animale rilevabile con un
apposito lettore. Tale codice viene registrato all’interno di
un’anagrafe telematica e ad esso corrisponderanno i dati del proprietario.
L’iscrizione all’anagrafe canina è obbligatoria e
si effettua nelle ASL territoriali o presso i veterinari accreditati
previo pagamento di un bollettino postale.
L’iscrizione all’anagrafe canina consente, in caso di smarrimento
del cane, di rintracciare rapidamente il proprietario.
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Cosa
si intende per displasia dell’anca?
Si definisce come malattia congenita a componente ereditaria
caratterizzata da uno sviluppo anomalo dell’articolazione coxo-femorale
che ha come conseguenza una cattiva contenzione della testa del femore
nell’acetabolo.
La malattia è iscritta nella “lista dei vizi redibitori”
cioè la possibilità di restituire il cane all’allevatore
qualora il problema si evidenzi in tempi adeguati.
La displasia evolve rapidamente verso un’artrosi dell’anca.
Seppure la displasia sia stata praticamente riconosciuta in tutte le
razze canine, essa è tuttavia molto più frequente e preoccupante
nei cani di grande taglia a rapido sviluppo (mettere link).
La displasia, nelle razze predisposte è oggetto di un programma
di eradicazione fondato su un sistematico controllo radiologico.
La sintomatologia più frequente si evidenzia con: andatura anomala
“ondeggiante”, garretti chiusi e rifiuto al trotto, rifiuto
al salto, zoppia più o meno costante.
La displasia può essere diagnosticata radiologicamente molto
presto, verso l’età di 5/6 mesi, la lastra va fatta secondo
uno standar preciso con il cane anestetizzato.
Una diagnosi precoce consente di raggiungere migliori risultati terapeutici
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RX Bacino |
Cane con Displasia |
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Mal d’auto
I cani che accusano malessere in macchina possono risentire del movimento
stesso della vettura o perché sono spaventati da qualche componente
del viaggiare in macchina, tra cui l’allontanarsi da casa, il
traffico, il rumore ed altro.
Si dovrebbe portare spesso i cuccioli a fare brevi tragitti in macchina.
E’ preferibile che i primi viaggi siano di breve durata, assicurandosi
che gli animali abbiano lo stomaco vuoto prima di partire.
le prime volte i cuccioli vanno facilmente incontro ad episodi di vomito
ed è un errore interrompere il viaggio e riportare il cane a
casa non appena si inizia ad evidenziare ipersalivazione e vomito, è
molto meglio cercare di distrarlo o rilassarlo.
Se il cucciolo non sbava o se la salivazione e il vomito si interrompono,
si può offrire al cucciolo un giocattolo da mordicchiare.
Si dovrebbe imparare ad associare comportamenti piacevoli e rilassamento
al trasporto in macchina.
Nei casi più difficili o in soggetti ormai adulti si consiglia
di portare l’animale sull’automobile quando non è
in moto ed essere incoraggiati a salirvi sopra e a sedersi come parte
del gioco. Se lo fanno senza disagio dovrebbero ricevere un bocconcino.
Il proprietario dovrebbe esercitarsi su questo punto più volte
al giorno e quando il cane sarà a proprio agio cominciare ad
effettuare piccoli spostamenti.
È buona norma, comunque, non somministrare cibo nelle 6-8 ore
che precedono il viaggio in macchina, non permettere al cane di mettere
la testa fuori dal finestrino, se il viaggio è lungo dissetarlo
spesso e fermarsi almeno ogni 2 ore per permettere all’animale
di sgranchirsi ed eventualmente fare i bisogni.
Per i soggetti che manifestano stati di paura eccessivi o mal d’auto
grave si consiglia di consultare il veterinario di fiducia che potrà
apportare una corretta terapia farmacologia per ovviare a tali problematiche.
Perchè alcuni cani mangiano le feci ?
Per un cane mangiare le proprie feci o quelle di altri animali, non
è una pratica tanto anormale, trovandole anzi addirittura appetibili
o necessarie in taluni casi: le cause di un comportamento per noi così
rivoltante possono essere molteplici.
In un cane giovane il fenomeno è spesso più frequente
e non deve preoccupare, mentre se persiste in un cane adulto può
essere utile rintracciarne le cause. Fondamentalmente, il cane trova
negli escrementi la presenza di principi nutritivi mal digeriti come
sostanze grasse, fibre muscolari o amido che risultano alimenti a lui
molto graditi. Queste sostanze si possono trovare nelle feci per diversi
motivi, molto spesso per problemi di malassorbimento o maldigestione
che possono verificarsi in presenza di numerosi parassiti digestivi,
l'azione dei quali è di ostacolo all'assimilazione dei principi
alimentari che quindi ritroviamo negli escrementi. In tale caso, un
semplice esame delle feci può fornire indicazioni utili riguardo
alla necessità di intervenire con un trattamento sverminante.
Altre cause che possono determinare la presenza di elementi indigeriti
nelle feci possono essere date da deficit enzimatici di origine pancreatica,
epato-biliare o intestinale, oppure gastriti croniche che portano il
cane a leccare o ingerire qualsiasi sostanza non commestibile tra cui
anche le feci, oppure una cattiva assimilazione dell'alimento a causa
di mangimi poco digeribili o di scarsa qualità.
Anche la noia, lo stress o la costrizione per troppo tempo in un ambiente
chiuso possono avere il medesimo effetto, come anche problemi legati
alla gerarchia nei quali i cani sottomessi tendono a ingerire le proprie
feci per far scomparire ogni traccia olfattiva del proprio passaggio.
La coprofagia, come comportamento materno, è inoltre assolutamente
normale, in quanto la madre ingerisce le feci dei cuccioli per tenere
puliti loro e l'ambiente, anche se poi da normale l'atteggiamento può
sfociare in vizioso. Anche l'uomo, inoltre, può contribuire a
rafforzare tale comportamento, sbagliando nel rimproverare il cane quando
defeca in luoghi a lui non graditi e, spingendolo così a tentare
di far sparire la prova del misfatto il più presto possibile,
ingerendola.
COME RISOLVERE IL PROBLEMA
Per cercare di risolvere il problema, il proprietario dovrebbe fornire
un’alternativa al cane, in modo che possa indirizzare su di essa
le energie impiegate nella coprofagia.
- Può quindi essere utile l’introduzione di giochi che
servano come arricchimento ambientale (es. palline che rilasciano del
cibo).
- Andrebbe inoltre insegnato al cane il comando”lascia”,
in modo che il proprietario possa prevenire questo comportamento inappropriato,
riuscendo ad avere un controllo completo sul cane.
- In certi casi può esser utile anche impedire l’accesso
alle feci (per es. tenendo il cane legato al guinzaglio durante le passeggiate),
almeno per un periodo limitato di tempo, in modo che possa abbandonare
questo tipo di comportamento.
- Può contribuire a eliminare il problema anche l’impiego
di metodi che tendano a scoraggiare il cane dall’annusare e ricercare
gli escrementi. A tale scopo si utilizzano pepe e altre sostanza irritanti
che, posizionate sulle feci, provocano al cane irritazione e starnuti
non appena entra in contatto con esse.
Quali
sono i sintomi del colpo di calore nel cane?
Il colpo di calore colpisce anche i nostri amici animali e, anche per
loro, può essere molto pericoloso in quanto la loro termoregolazione
è assai ridotta poiché la loro possibilità di sudare
è scarsissima. Cani e gatti sono animali omeotermi, hanno cioè
una temperatura corporea stabile, indipendentemente dalla temperatura
dell'ambiente: se si trovano in un ambiente molto freddo scattano meccanismi
di termoregolazione che stimolano l'organismo dell'animale a produrre
più calore e a ridurre la dispersione; se si trovano in un ambiente
caldo questi meccanismi cercheranno di dissipare il calore corporeo
riportando la temperatura allo standard della propria specie. Questo
sistema però funziona solo entro certi limiti e può predisporre
l'animale ad un inadeguato controllo della dispersione, soprattutto
nelle seguenti condizioni:
Eccessiva temperatura dell'ambiente in cui si trova l'animale
Scarsa ventilazione
Pelo molto folto
Mancanza di acqua a disposizione
Sovrappeso o obesità
Età avanzata o cuccioli
Animali con naso 'schiacciato' (bulldog, carlini, gatti persiani, boxer
ecc.)
Questi fattori, da soli o associati tra loro possono far innalzare la
temperatura dell'animale in modo estremo facendo salire la temperatura
causando i tipici sintomi del colpo di calore:
Respirazione accelerata
Aumento del battito cardiaco
Arrossamento delle mucose orali
Agitazione
Cosa fare in presenza di un colpo di calore? L'obiettivo è quello
di abbassare la temperatura del corpo dell'animale quindi:
Bagnatelo con acqua fredda o avvolgetelo con asciugamani bagnati e
frequentemente rinfrescati (evitate però di immergerlo in una
vasca di acqua fredda o ghiacciata perché la vasocostrizione
non permetterà la corretta dispersione di calore)
Mettete l'animale in un ambiente ben aerato e possibilmente fresco
Portatelo al più vicino pronto soccorso veterinario
Se potete misurate la temperatura rettale (in condizioni normali è
intorno ai 39°C)
CENNI
DI TERAPIA MEDICA
• Come Somministrare una Compressa
Chi possiede un cane o un gatto si troverà almeno una volta
durante il corso della loro vita a somministrargli una compressa, anche
se si trattasse di un semplice antielmintico.
Nel cane esistono 2 metodi per somministrare una compressa: il primo
è molto semplice e consiste nell’ ingannare il nostro amico
con del cibo estremamente appetibile ( formaggio, affettati ) all’
interno del quale abbiamo nascosto il farmaco, è bene offrirgli
per primo un boccone "vuoto", lui lo assaporerà provandone
il gusto e se è di suo gradimento ingoierà avidamente
il secondo boccone con la compressa senza neanche masticarlo.
Alcuni cani sono diffidenti e di gusti difficili quindi per somministrargli
il farmaco dovremo forzatamente mettergli la compressa in bocca,ecco
come comportarsi: con la meno destra teniamo tra medio e pollice la
compressa con la mano sinistra afferriamo la mascella superiore premendo
con l’indice e il pollice sulle labbra subito dietro i canini.
Appena si apre la fessura orale con l’indice della mano destra
abbassiamo la mandibola e con un movimento rapido e deciso spingiamo
la compressa in fondo alla bocca alla base della lingua. A questo punto
chiudiamogli la bocca tenendo il tartufo rivolto verso l’ atro
e stimoliamo la deglutizione massaggiandogli delicatamente la gola avendo
cura di tenere sempre chiusa la bocca del cane.
E’ bene verificare sempre che abbia realmente deglutito la medicina,
spesso quando il cane ingoia si lecca la punta del naso con la lingua.
• Come Somministrare uno Sciroppo
Per somministrare uno sciroppo o qualsiasi altra formulazione liquida
il modo migliore e quello di utilizzare una normale siringa da iniezione
alla quale avremo tolto l’ago e caricata con la dose del farmaco
richiesta.
Con la mano destra impugnamo la siringa con la sinistra tiriamo l’
angolo labiale in modo da formare una piccola sacca nella quale depositeremo
il nostro farmaco.
N.B: ATTENZIONE PERCHE' QUANDO SI SOMMINISTRA UN FARMACO PER BOCCA
AL NOSTRO ANIMALE SI PUO' RISCHIARE DI VENIRE MORSI E' PER QUESTO CHE
CONSIGLIAMO DI STRINGERE FORTE LE LABBRE SUI CANINI CON INDICE E POLLICE,
IN MODO QUASI DI "AVVOLGERLI" COSI’ CHE SE IL CANE DOVESSE
SERRARE LE MASCELLE SI MORDEREBBE LE LABBRA DA SOLO ALLENTANDO LA PRESA
• Come somministrare altri Farmaci
Collirio o pomata oftalmica
Se il nostro amico ha bisogno di una terapia oculare con un collirio
o una pomata oftalmica forse avremo qualche difficoltà perché
si tratta di una regione molto sensibile e lui opporrà sicuramente
resistenza, quindi in questo caso è fondamentale essere decisi
ma soprattutto calmi.
Come procedere: dopo avere pulito l'occhio sollevare la testa del cane
tenendo il muso tra il pollice e l'indice ed abbassare la palpebra inferiore
con il dito medio, con l'altra mano tenere il collirio e lasciar cadere
le gocce necessarie.
Se invece del collirio è stata prescritta una pomata, depositare
la quantità di pomata necessaria all’ interno della rima
palpebrale inferiore.
Farmaci auricolari
Generalmente si tratta di formulazioni in gocce, raramente in creme
o pomate. Per far si che il medicamento riesca a raggiungere la sua
sede è necessario applicare il prodotto nel condotto uditivo
e non sul suo margine esterno o addirittura semplicemente sulla faccia
interna del padiglione auricolare.
Il metodo giusto consiste nell’ afferrare con una mano l’
orecchio e sollevarlo verso l’ alto, in modo da esteriorizzare
il condotto uditivo e di rendervi maggiormente facile l’ accesso
del dosatore,con l’ altra mano depositare il farmaco e infine
massaggiare vigorosamente per alcuni secondi la base dell’ orecchio
in modo da facilitare la discesa del prodotto in profondità.
Pomate o Spray
In caso di dermatiti localizzate o altre lesioni il veterinario può
prescrivere una terapia locale a base di pomate, creme o spray.
In alcune circostanze può rendersi necessario tosare la regione
interessata o tutto il corpo per permettere al principio attivo di venir
assorbito dalla cute.
Una volta effettuata la terapia è importante non far leccare
l’animale per almeno 20 minuti per permettere al farmaco di agire,
si può cercare di distrarlo dandogli il pasto, portandolo fuori
per la passeggiata o giocandoci per il tempo necessario, se non ostante
i nostri sforzi continuasse a leccarsi sarà necessario mettere
un particolare collare a forma di imbuto ideato appositamente per lo
scopo (Collare Elisabettiano)
Come effettuare un'Iniezione Intramuscolare
Potrebbe capitare di dover effettuare a casa tale operazione, il nostro
amico ha bisogno di una terapia prolungata con farmaci iniettabili o
perché bisogna agire con tempestività in condizioni di
emergenza.
La tecnica di inoculazione intramuscolare potrebbe essere rischiosa
se eseguita erroneamente quindi il nostro consiglio, se siete alle prime
armi è di farla effettuare da un veterinario.
Vediamo la tecnica nel dettaglio:
1. caricare il farmaco nella siringa avendo cura di far fuoriuscire
tutta l’ aria
2. individuare il sito di intervento parte posteriore della coscia,
a metà altezza fra il bacino ed il ginocchio, ove vi sono delle
grandi masse muscolari
3. farsi aiutare da qualcuno per tenere fermo l’ animale, vi
consigliamo di posizionarlo su un fianco così da poterlo contenere
meglio
4. disinfettare la parte
5. con mano ferma infilare lentamente l’ ago mantenendo un angolo
di 45° con il piano cutaneo
6. aspirare prima di inoculare per verificare di non essere in un vaso
ematico
7. se l’aspirazione è negativa inoculare lentamente
8. estrarre l’ ago e massaggiare la parte
Ricordarsi che qualsiasi medicina da somministrare al cane deve essere
stata prescritta dal veterinario.
Come effettuare un'Iniezione Sottocutanea
Si tratta di una tecnica rapida e indolore, se si seguono semplici
regole è di facile applicazione ed è quasi possibile arrecare
danno all’ animale.
Come agire:
1. individuazione del punto di inoculo: regione del collo o meglio
tutta la regione dorsale, per capirci tutta la cute che riveste la gabbia
toracica
2. pulire la parte con un batuffolo di cotone con alcool
3. sollevare con una mano un lembo di cute fino a creare una plica
di circa 5-10 cm di altezza
4. con l’ altra mano impugnare la siringa e inserire l’
ago nella plica avendo cura di mantenerlo parallelo al piano orizzontale
5. iniettare il farmaco senza particolare cura nel mantenere una velocità
adeguata di inoculo. Se trovate resistenza o vedete uscire liquido basta
indietreggiare leggermente con l’ago
N.B.: è importante agire con fermezza e decisione perché
l’animale potrebbe avvertire la vostra insicurezza e reagire rendendo
difficoltosa l’operazione, se si tratta della prima volta per
voi ma soprattutto non conoscete le reazioni del vostro amico il nostro
consiglio è di utilizzare una museruola o un laccio per evitare
di farvi mordere
Come effettuare una Flebo Sottocutanea
Potrebbe capitare che il veterinario ritenga opportuno effettuare una
terapia reidratante in presenza di particolari stati morbosi.
Un metodo molto usato consiste nel “depositare” fluidi nel
sottocute dei nostri animali che è molto abbondante e permette
di assorbire lentamente grosse quantità di liquido.
Generalmente è una tecnica che effettua il Veterinario in day-hospital,
inserendo nel sottocute un ago di grosso calibro connesso al deflussore
e alla soluzione reidratante, il liquido iniettato si accumulerà
nel punto di inoculo formando una grossa” bolla” che verrà
completamente riassorbita nell’ arco delle 24 ore.
Come misurare la temperatura
Nei cani e nei gatti adulti la temperatura corporea normale oscilla
fra 38-38,5°C, nei cuccioli fra 38,5-39°C, con variazioni di
centesimi di grado in base alla temperatura esterna e allo stato di
agitazione dell’ animale, ad esempio non bisognerà preoccuparsi
se misurando la temperatura al nostro cane dopo una corsa nei mesi estivi,
all’ora di pranzo il termometro segnasse 39,5°-40°!
Per questa operazione ci occorre un termometro, tipo quello per i bambini,
lubrificare il bulbo del termometro con della vaselina od olio d'oliva,
sollevare la coda del cane inserire l'estremità nell'orifizio
anale ( inserire 1,5 cm di termometro ). Leggere la temperatura dopo
1-2 minuti.
IMPORTANTE: se durante la manovra trovate resistenza a far progredire
il termometro non forzare,ma attendere qualche secondo che il cane rilassi
lo sfintere.
Vi consigliamo di effettuare il rilievo al mattino,lontano dai pasti
e non dopo una corsa od una passeggiata.
VARIE
Come costruire una museruola di fortuna
Con un nastro, una fettuccia o un pezzo di stoffa sufficientemente lunga
( minimo un metro ), fate un anello con un nodo semplice a metà
del laccio e giratelo attorno alla bocca stringendolo a circa metà
del muso, giratelo poi verso il basso in modo da stringere un’
altro nodo sotto il mento, tirate le estremità e annodatele dietro
le orecchie all’ altezza della nuca.
La museruola non sarà efficace se i nodi non sono ben stretti,
agite con sicurezza senza aver paura di far male all’ animale,
altrimenti potrebbe essere lui a far male a voi!
Norme generali di igiene per la convivenza con gli animali da compagnia
Le principali norme per l'igiene della convivenza con gli animali riguardano:
• cura dell’igiene e della salute dell’animale
• igiene del contatto personale con l’animale
• igiene dell’alimentazione dell’animale
• igiene delle deiezioni (feci, urine) dell’animale
• lotta al randagismo di cani e gatti.
• Cura dell'igiene e della salute dell'animale
Quando si tiene un animale, bisogna assumersi la responsabilità
delle cura della sua igiene e della sua salute. In particolare si è
vista la necessità di :
1. sverminare cani e gatti (ricorrere al veterinario);
2. sottoporre i cani alle vaccinazioni prescritte per legge (es. antirabbica
nelle zone a rischio) e consigliate dal veterinario (es. leptospirosi);
3. ricorrere al veterinario quando gli animali hanno disturbi, per chiarirne
la causa e poter curare l’animale e ridurre i rischi per l’uomo
nel caso si tratti di zoonosi.
• Igiene del contatto personale con l'animale
Poiché anche un animale sano può essere portatore di malattie
per l’uomo, occorre che i contatti con gli animali avvengano rispettando
alcune norme di igiene. In ogni contatto personale con animali, si deve
tener conto che la saliva, il pelo, le unghie possono essere contaminati
da microbi e uova di parassiti pericolosi per l’uomo, soprattutto
se ingeriti. Così è assolutamente antigienico baciare
gli animali o lasciarsi leccare, specie sul viso, o portare le mani
alla bocca dopo averli toccati. Lavarsi bene le mani dopo aver giocato
con il cane o altri animali è una norma semplice e generalmente
efficace. Particolarmente i bambini che giocano con gli animali devono
essere abituati a rispettare queste regole perché sono proprio
i bambini a correre i rischi maggiori.
Inoltre è importante che gli animali abbiano i loro “oggetti
personali”, così da non mangiare nei recipienti dell’uomo
o dormire su letti e divani .
• Igiene dell'alimentazione dell'animale
Gli animali domestici contraggono molte delle malattie pericolose anche
per l’uomo mangiando cibi non sani. Per questo motivo occorre
dare agli animali solo latte confezionato o latte bollito, carni o frattaglie
solo ben cotte e non somministrare agli animali ritagli di carne cruda,
come si fa di solito cucinando. Le verdure e la frutta devono essere
ben lavate o cotte. In generale per gli animali domestici si devono
osservare le stesse norme igieniche che valgono per l’uomo. Inoltre
gli animali devono essere sorvegliati per evitare che bevano acque luride
o mangino rifiuti o feci di altri animali: se questo vizio è
insistente può darsi che derivi dalla mancanza nella dieta di
sali minerali, che è meglio integrare.
• Igiene delle deiezioni dell'animale
Molte sono le malattie che si trasmettono con le urine e soprattutto
con le feci degli animali da compagnia (toxoplasmosi, larva migrans
cutanea e viscerale, leptospirosi, salmonellosi). Il proprietario degli
animali deve conoscere il rischio che le feci dell'animale rappresentano,
specie per i bambini che giocano. Poche precauzioni possono evitare
malattie e conseguenze anche gravi, soprattutto per i bambini (es, perdita
della vista per toxocariasi).
La cosa migliore sarebbe raccogliere ed eliminare le feci, oppure che
i cani potessero disporre di ampi spazi appositi nei parchi; poiché
questo non è sempre realizzabile, la soluzione più pratica
è che i cani sporchino sulla strada, sotto lo scalino del marciapiede.
Le feci vanno quindi raccolte in sacchetti di plastica ed allontanate.